L’assegno di mantenimento per i figli è un adempimento obbligatorio a cui sono tenuti i genitori in caso di separazione consensuale o giudiziale.

La normativa civile di riferimento è la legge 54/2006. Invece il Dispositivo dell’art. 570 bis del Codice Penale prevede le sanzioni dovute in caso di mancato versamento dell’assegno di mantenimento periodico stabilito. Le sanzioni sono configurabili anche per i figli minori di genitori non sposati e possono arrivare anche alla reclusione. 

L’importo dell’assegno mensile di mantenimento dei figli viene stabilito dal Giudice tenendo conto:

• le esigenze dei figli;
• il tenore di vita dei figli prima della separazione dei genitori;
• i tempi di permanenza presso ciascun genitore;
• le risorse economiche di entrambi i genitori.

Nel caso in cui si ritengano carenti le informazioni economico finanziarie fornite, il Giudice può disporre un accertamento della situazione patrimoniale dei redditi e dei beni immobiliari di proprietà di ciascun genitore.

Ricordiamo, inoltre, che l’assegno di mantenimento è obbligatorio anche per i figli maggiorenni non ancora economicamente autosufficienti.

L’assegno di mantenimento per figli minori copre le spese ordinarie di mantenimento quindi alimentazione, educazione, cure mediche e vestiti. Le spese extra-ordinarie vengono di norma divise a metà tra i genitori separati.

Le attività dell’investigatore privato per provare il reddito ed il patrimonio di uno dei due genitori si concentrano perlopiù nella rilevazione di:

• Possesso di redditi non dichiarati anche in nero;
• Possesso di beni mobiliari o immobiliari;
• Capacità lavorativa;
• Abitudini e tenore di vita.

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